K. Gibran -Ero un ruscello ed ho cercato il mare dove abita la mia amata,

e quando raggiunsi il mare fui portato sulle colline per correre ancora tra le rocce. Ero stato un canto imprigionato nel silenzio, nostalgico del cuore della mia amata, e quando i venti del cielo mi liberarono e mi scagliarono in quella verde foresta io fui rifatto prigioniero da una voce e fui ricacciato ancora una volta nel silenzio. Divenni una radice nell’oscuro cuore della terra, poi un fiore e poi una fragranza nello spazio, proteso ad avvilupparmi alla mia amata, e fui afferrato e colto da una mano e divenni nuovamente una radice , una radice nell’oscuro cuore della terra.

Kahlil Gibran

Sharing is caring!

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.