K. Gibran – David uno dei suoi seguaci

Non conobbi il significato dei suoi discorsi e delle sue parabole fino a quando lui non fu più in mezzo a noi. Anzi, non lo compresi finchè le sue parole  non assunsero forma vivente davanti ai miei occhi e si plasmarono in corpi che in processione sfilano lungo il mio giorno.

Lasciate che vi racconti questo: una sera sedevo nella mia casa a meditare, e ripercorrevo con la mente le sue parole e le sue opere per farne materia di un libro, quando entrarono in casa tre ladri . E sebbene io sapessi che venivano a derubarmi dei miei beni, ero troppo assorto per affrontarli con la spada o anche solo per dire: ” Che fate qui?”.

Continuai a scrivere i miei ricordi del Maestro.

E quando i ladri se ne furono andati, mi tornarono alla mente le sue parole: ” A chi vuol prenderti un mantello, lascia anche l’altro”.

E compresi.

Mentre meditavo le sue parole, nessuno avrebbe potuto distogliermi, neppure se si fosse impadronito di tutti i miei averi.

Certo io difendo i miei beni e la  mia persona: ma so dove è custodito il tesoro più grande.

Gesù Figlio Dell’Uomo -Kahlil Gibran

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