ORA SANTA GUIDATA DA DON MINUTELLA

11 feb.2021

Ti aspettavo, figlio mio, per questo appuntamento importante per te perché ne hai bisogno. Ne hai bisogno perché sei fragile e debole… e la mia grazia ti sostiene. Importante, però, anche per il tuo Signore che ti parla, giacché io ti amo e ti ho conquistato al regno della grazia mediante la mia croce. Se la santa messa è il Calvario, l’Ora Santa o, se vuoi – per estensione secondo le esigenze di un cuore che ama – l’adorazione eucaristica è il Tabor.Là, ti nutri di me quando io, Agnello immacolato, rinnovo l’offerta di me stesso al Padre, qua, sul Tabor, ti riempi di me quando ti dono la luce, la pace. Desidero, questa sera, chiederti di pregare per il nucleo più importante di tutta la mia Chiesa. Qual è questo nucleo? Tu stai già pensando al papa, ai cardinali, ai vescovi, ai preti, ai consacrati, alle suore, ai frati, ma, perché comprenda di cosa parlo, dimmi, figlio mio amato, da dove vengono il papa, i cardinali, i vescovi, i preti, le suore, i frati. Vengono da una famiglia.Ecco, il nucleo, una volta, inossidabile che, permeando di grazia nell’educazione della fede e nella preghiera le case, costituiva un bastione inaccessibile, oggi è sotto il vero attacco di satana. Oh la famiglia! È disegno originario del Padre mio. La famiglia, cellula primordiale della Chiesa e componente indispensabile dell’umana società, nido d’amore o tana violenta di odio. Nella famiglia si riflette il mistero delle Persone divine. L’uomo e la donna, il marito e la moglie che tali diventano – bada bene e gridalo contro tutti i falsi profeti – che diventano, solo dinanzi all’altare, benedetti da Dio. Poiché ogni altra forma d’unione che non sia benedetta da Dio è abitata da satana e, dove c’ è satana, non ci può essere la mia grazia.Un tempo le coppie di giovani che si innamoravano correvano come rondini di primavera verso l’altare. Era una grande gioia per me, per il mio Cuore divino, benedire col Padre e lo Spirito Santo questi innamorati che si promettevano fedeltà eterna, questi innamorati che volevano cominciare a costruire una chiesa domestica. Oggi non corrono più dinanzi all’altare e, quel che è peggio, ricevono sollecitazione a non avere più segni distintivi della fede cristiana. Dove io posso coltivare le vocazioni? In quali aiuole se non nelle famiglie benedette dal sacramento del matrimonio che non perdono tempo a battezzare i figli, nelle famiglie che, sapendo dove sta la verità, si schierano apertamente. Oh se si tornasse a pregare in ogni casa!E se voi, tu, ognuno poteste vedere quanti demoni entrano nelle famiglie a causa del fatto che non si prega più, che non ci sono più immagini sacre, che non c’è l’acqua benedetta, che non c’è la mia grazia. E, come in una famiglia una sola anima in grazia di Dio, a me cara, protegge tutta la famiglia, così quando in essa vi è un’anima in peccato mortale, quell’anima espone tutta la famiglia al diavolo. Talora, nelle case, nelle famiglie nascono tensioni, contese, ribellioni; questo perché, sovente, avviene lo scontro nella stessa casa tra un familiare che è vicino a me ed un altro che appartiene al diavolo… la madre contro la figlia, il marito contro la moglie, il fratello contro la sorella.È nella famiglia che, infine, si gioca la battaglia decisiva poiché essa è riflesso della Trinità divina: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, l’uomo e la donna sposi cristiani con i loro figli. Oh, famiglia, famiglia cristiana, satana ti attacca. Ricorri a me e a Maria, Madre mia e Madre tua!Nella famiglia cristiana benedetta da me e consacrata a mia Madre deve regnare la pace e questa pace che, come dice l’apostolo, sorpassa ogni intelligenza, è quella che viene dall’alto e che si ottiene con la preghiera. Non è una vera pace quella di una famiglia dove manca la preghiera. Se, veramente, un uomo, un marito, un padre tornasse a pregare il rosario con la propria moglie e con i propri figli, si aprirebbero le cateratte del cielo. E quei mali che stanno, ancor di più, irrompendo sulla terra, mentre l’umanità angosciata crede di aver trovato già la soluzione, sarebbero del tutto cancellati. E, invece, non viene più pregato il rosario nelle case. Io desidero che nelle famiglie che mi appartengono il distintivo sia la recita, in famiglia stessa, del santo rosario. Che, se ci sarà chi non vorrà, allora, come componente della famiglia stessa, ci si impegnerà a pregare di più, ancora di più. Satana non entra in una famiglia dove viene pregato il rosario. L’unica ancora di salvezza per ogni famiglia che non vuole vedere la distruzione è il santo rosario. Una volta i seminari, i conventi, gli istituti missionari pullulavano di tante giovani vocazioni. Erano come pulcini allevati nel clima della preghiera familiare e il rosario pregato in famiglia faceva fioccare dal Padre celeste da cui provengono le chiamate, il padrone della messe, tante vocazioni; talora, in una stessa casa venivano chiamati più figli alla vita consacrata, alla missione, al sacerdozio. È questo clima di preghiera che costituiva l’humus dentro cui maturavano le vocazioni. Non c’è altro, se non questo, per capire la crisi oggi dei seminari vuoti e dei conventi chiusi che vengono ceduti per altre attività. È dalla famiglia che tutto si diparte. Allora, quando un tempo gli anziani rimanevano accuditi in casa e non condotti in strutture, per quanto buone, di accoglienza, questi anziani erano un dono di grazia per le case e per le famiglie perché pregavano. Un giorno, in una famiglia del Veneto, tanti anni fa, una famiglia numerosa, viveva un’anziana donna che era sempre con la corona del rosario tra le mani; non si reggeva più in piedi ed era quasi cieca ma la sua presenza in casa costituiva una benedizione. Quest’anziana donna di altri tempi, sempre in preghiera, era la nonna del mio amato pontefice Pio X. Ecco come nella preghiera in famiglia possono nascere vocazioni sante! Ma laddove una coppia si macchi, talora anche più di una volta, dell’orribile delitto dell’ aborto, non solo manca la preghiera che non dà più vocazioni, mancano pure i figli che Dio dona e che vengono uccisi. Il rosario in famiglia, predicalo, figlio mio! Raccomandalo! Di’, soprattutto, alle donne che non smettano di pregare il rosario, di pregare i nove venerdì, di pregare le pratiche che conoscono, senza mai stancarsi, per il marito, per i figli, per la propria casa. Nulla può satana laddove sull’uscio di casa con la sua coda diabolica tenta di entrare ma, udendo la voce della donna che prega, fugge via.Il rosario salverà la famiglia ed è anche necessario rompere ogni rapporto con il peccato mortale, convertirsi e tornare al mio Cuore divino. Oh se lo facesse ogni membro di ogni famiglia, il mondo rinascerebbe! Mia madre ha confidato alla veggente Lucia proprio come l’ultimo attacco di satana sarebbe stato alla famiglia e alla vita nascente. Per questo, bisogna che le famiglie guardino con grande fiducia a mia Madre, a Maria Regina della famiglia. Sì, Ella custidirà le case dal maligno, dove il rosario sarà tenuto presente. E in ogni caso, quand’anche gli altri componenti non vorranno pregarlo, alle anime oranti che stanno in famiglia io dico: non scoraggiatevi! Non abbattetevi! Continuate a pregare poiché anche la pietra viene scavata dalla goccia che insiste. E così, la pace, dono supremo del cielo, tornerà a regnare nelle case dove, quando io passo, vedo ogni membro per conto proprio, ciascuno per la propria strada e, quel che è peggio, anche la rottura di ogni legame vero. Nella preghiera e nell’ onestà del lavoro, nel rifiuto di ogni traffico illecito di denaro e all’ingresso di una ricchezza disonesta, la famiglia troverà la salvezza.Se ti ho detto che la famiglia umana è voluta dalla Trinità Santissima dico, anche, che il modello da imitare è la Santa Famiglia di Nazareth. Di null’altro io, nascendo a Betlemme, ho avuto bisogno se non di una famiglia, come ogni essere umano. Giuseppe e Maria e Gesù, modello del rapporto tra marito e moglie, tra genitori e figli. Santa Casa di Nazareth e Santa Famiglia dove ogni atto era deciso nella preghiera a Dio.Ora è il tempo in cui satana propone e realizza altre forme di famiglia che suonano come una vera sfida al Creatore. E, mentre architetta queste nuove e antitetiche forme di famiglia, è impegnato a distruggere quella secondo il Cuore di Dio: la famiglia fatta da uomo e donna, da marito e moglie. Quante ferite nei figli non amati e non voluti dai genitori! Quante ferite in una coppia che non si è amata e che ha rotto il vincolo, talora necessariamente!Solo la mia grazia e la preghiera sono in grado di curare queste ferite. Ci può essere, anche chi, come la piccola Laura, fanciulla del Cile, si offre come vittima per i propri familiari affinché si salvino. Oh quante di queste anime, per lo più sconosciute, se non a pochi, riempiono i giardini e le aiuole del paradiso! Laura, una fanciulla graziosa, piena di vita, che aveva la mamma che conviveva con un uomo il quale non era il papà di Laura. Laura, piena di fede, piena di amore per me e per la Mamma mia, soffriva nel vedere la sua mamma terrena in peccato mortale, perché convivente. E così, a Santiago del Cile, ella ha scritto una pagina straordinaria. Laura, così piccola, ha detto a me: “Gesù, prendi la mia vita e salva l’anima di mia mamma”. Io ho accolto l’offerta, ho sradicato questo fiore candido dalla terra e l’ho trapiantato in paradiso e così, ho salvato la sua mamma. È un esempio Laura, piccola, figlia, che può riguardare i padri, le madri, i figli, i fratelli, le sorelle, i nonni e le nonne, anch’essi, ormai del tutto, distratti nella preghiera. Potranno essere i miei amati sacerdoti a rinnovare la fede delle famiglie come faceva quell’ instancabile apostolo, il mio caro prezioso sacerdote Giustino Maria, il quale, ideando una famiglia religiosa di sacerdoti dediti alle vocazioni, non perdeva occasione per andare nella famiglie del Sud dove egli è vissuto e, lì, catechizzava, regalava corone del rosario, parlava ai bambini di Gesù, s’intratteneva volentieri e, in questo modo, quante vocazioni padre Giustino Maria ha suscitato! Ecco, questa è la via, la via per salvare le famiglie: rosario, immolazione, apostolato.Voglio, infine, rivolgermi a te, uomo, padre, sposo, capofamiglia.Prendi, nuovamente, consapevolezza della tua grande missione.Tu sei chiamato a custodire, disprezzando le lusinghe del mondo e le forme di peccato grave, la tua famiglia, la tua donna, i tuoi figli. Voglio chiederti un solo dono. Non sederti a tavola a mangiare senza prima avere, almeno, fatto il segno di croce. Se ci fossero, ancora oggi, fanciulli devoti come Domenico Savio, anch’essi si alzerebbero, come ha fatto lui quella volta che, entrato in casa un estraneo, sedutosi a tavola per mangiare, non si era fatto il segno della croce.Domenico Savio, mio amato fanciullo, candido come la neve, non ha voluto mangiare e, per la prima volta, senza chiedere permesso si è alzato da tavola. Benedici la mensa, papà! Io ti sono vicino. E dico a te, famiglia cristiana, vieni a me! Ti allargo le mie braccia, ti spalanco il mio Cuore divino. Ora che satana vuole distruggerti, il mio Cuore e il Cuore di mia Madre sono il tuo rifugio, la tua salvezza, la tua forza.

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